anche LE GNUS ha la sua internovela interminabile alla quale affezionarsi come ad una vecchia emorroide

con la partecipazione di Kastraar Sodomìzevich e Antonello Sapido

1a puntata

Barbara. avvolta nella sua liseuse, stava morbidamente, ma con una certa rigidezza, seduta davanti alla sua petineuse. Alzò gli occhi verso la sua immagine riflessa nello specchio che le stava davanti e la guardò, subito ricambiata dalla riflessione. Si guardarono e riflessero: sembravano due entreneuse, con quelle sgargianti liseuse.

Nell'adiacente camera accanto, il marito e celebre chirurgo in plastica Tony Sabroso, con in mano un elegante bicchiere di superalcolico e un'espressione che si vedeva che non era contento, camminava lentamente avanti e indietro. Si fermava per pensare, poi smetteva di pensare e ricominciava a camminare sia avanti che indietro, nella medesima stanza.

Barbara, la stessa di prima, ora munita di pettine, si pettinava con lentezza i lunghissimi capelli, che riflessi nello specchio riflettevano un riflesso dorato. Ammirata pensava "sono ancora bella, posso ancora attrarre un uomo"; (Ammirata era il suo secondo nome perchè anche se bionda era di origine meridionale).

L'adiacente marito con in mano un'elegante bottiglia tutta lavorata di cognac rettangolare si versava qualche dito di whisky nel bicchiere di prima; mentre sorseggiava l'agognato liquido guardava con desiderio il telefono che attendeva muto sull'apposito tavolino.

Barbara, la moglie, ma tra loro era scesa come una cortina fumogena di indifferenza, specialmente da parte del marito, prese la matita per truccarsi e si avvicinò allo specchio perchè da lontano non era abbastanza vicina. Pensò "ben truccata, pettinata, con un bel tailleur nero di marca, scarpe coi tacchi, borsa in tinta, faccio ancora la sua porca figura" ma non lo disse.
Squillò il telefono. Barbara volse gli occhi, negandoli al trucco. Ma non si alzò: il telefono era nella camera adiacente. Attese ferma e con gli occhi volti. Una mano che non era la sua sollevò la cornetta e rispose con voce maschile -pronto?-. Era naturalmente il dottor Tony Sabroso.
Passarono senza parlare alcuni secondi.
Incuriosita da quel silenzio privo di parole, Barbara chiese: -Chi è, Tony?-

Tony si affrettò a rispondere con disinvolto imbarazzo: -Niente cara, una chiamata dall'ufficio- poi con malcelata disinvoltura rivolgendosi al telefono -...sì, Vincenzo, si occupi pure lei di quella pratica, ...sì, io domani sarò all'estero, fino a lunedì ...grazie Pietro, buona notte- affrettandosi ad interruppere la telefonata.

Barbara riprese a truccarsi, ma nel frattempo riusciva anche a parlare: -Non mi hai detto che saresti partito? Con chi hai parlato al telefono? Avevi un appuntamento con me, se non sbaglio?-
-Un impegno improvviso- si giustificò il dottore -devo partire per l'estero, al telefono era Matteo, un commercialista con cui collaboro e che tu non conosci. Purtroppo il concerto di stasera e la cenetta "da Ginocchio l'assassino" saltano: domani sera ho l'aereo quindi è indispensabile che mi metta a letto presto.

Barbara buttò con rabbia la matita che si ruppe la punta. Le giustificazioni di Tony non facevano una grinfia, tuttavia il suo intuito femminile di donna le suggeriva di sospettare. Tony pur non altrettanto intuitivo, intuì l'intuizione di Barbara. -Dai, non farmi il broncio ora, a Praga penserò a te e ti porterò un regalino ...magari l'omonimo prosciutto che rende celebre la città- Con la coda dell'occhio Tony cercò di intravedere nella moglie un lampo di golosità alla sua irresistibile promessa, ma non lo intravise.

Due giorni dopo nello studio dell'avvocato Affabile De Consiliis, brizzolato amico di famiglia. Barbara, triste nonché elegantissima nel suo chemisier nero, manifesta all'amico avvocato le sue perplessità.
-Sento Tony lontano, ultimamente-
-Beh, Praga dista più di un migliaio di chilometri...-
-Una donna certe cose le sente, anche senza orecchie. Quando Tony spegne la luce ogni volta che esce da una stanza, anche se io sono ancora dentro, vuol dire che ormai non ti considera più.
-Sensazioni. Ma, in pratica?
-Senti, lui fa il chirurgo, l'altra sera ha ricevuto una telefonata dall"ufficio"... ti sembra normale? una telefonata dal commercialista con cui collabora..!

Il bonario avvocato, sfruttando tutta la sua abilità forense, cercò di giustificare l'amico Tony: -Non poteva ricevere una telefonata "dalla sala operatoria, da parte del collega anestesista". Quando uno cerca una scusa plausibile si inventa la "chiamata dall'ufficio da parte del commercialista". Sei troppo sospettosa Barbara-
-E tu sei troppo buono Affabile-
-Con te sono buono, perchè sai bene che non ho mai smesso di ...di volerti bene, ma con gli altri sono una carogna, una vera carogna credimi. Figurati che in tribunale ho appena chiesto una condanna a morte,-
-Ma in Italia non c'è la pena di morte-
-Te l'ho appena detto: sono una carogna-

Interno di un Night diurno, pochi chilometri lontano dallo studio dell'avvocato De Consiliis. Seduti a luce di candela attorno ad un intimo tavolino, Tony Sabroso ed una giovane bruna dai brevi capelli neri brindano mano nella mano.
-Sai Tony, quando papà mi ha chiesto con chi passavo il fine settimana, ho pensato: "perchè non dirglielo?" In fondo ti ha sempre stimato-
-Anch'io stimo molto Affabile, ma proprio per questo preferisco essere prudente, verrà anche quel momento vedrai, per ora prudiamo, siilo anche tu Agognata.
-Si è fatto tardi. Mi riaccompagni?
Tony indica col dito della mano i vetri di una romantica finestra, molto appannati.
-Guarda, fuori c'è un nebbione da cavallo. Non è prudente metterci sulla strada. Se sei daccordo ho prenotato una camera da letto per dormire qui stanotte.
Agognata sorrise.

Le due coppe di champagne cincinnarono.


Barbara, seduta davanti all'elegante petineuse comperata in uno dei migliori negozi del centro (il famoso "Al mercatone dei fallimenti"), si pettinava nervosamente i lunghissimi capelli, talmente lunghi che alla fine di ogni passata scattava un'interruzione pubblicitaria. Lo specchio che la fronteggiava riflesse una lacrima che, da un occhio imprecisato ma triste, sgorgò e scivolò lungo i lineamenti tesi della non più giovanissima ma ancor piacente attrice.
Proprio in quel momento si udì il silenzio provocato dal rumore del motore di una Porsche quando si spegne. Barbara volse gli occhi in direzione di quel silenzio. Sapeva che era il "suo" Tony.
Infatti poco dopo Tony entrò e notò subito le virgolette.
-Perché quelle virgolette?- chiese simulando con abilità un'innocente stupefanza.
-Dovrei essere io a stupefarmi, Tony. Sono le 8 e 15 del mattino... un'orario "insolito" per rientrare dal lavoro.
-Beh, non per tutti. Per una guardia notturna è un rientro normale, per una meretrice pure, anche per u..
-Fai del sarcasmo?!- lo interruppe la donna -Non chiedo poi molto. Sono sempre tua moglie e chiedersi perché il marito torna a casa il mattino alle 8 anziché la sera alle 8 mi sembra molto naturale per una moglie che è sposata a suo marito!-
-Hai ragione, scusa, sei sempre così premurosa. - Tony Sabroso s'avvicinò e le diede un piccolo bacio sulla guancia.

(fine della puntata)

Nella prossima puntata:

Tony Sabroso, nel bel giardino della bella villa, guarda stupito la fiammante ISUZU testé regalatagli dalla moglie.
-Apprezzo il pensiero, cara, ma ...perché proprio una ISUZU? Non ho mai espresso il desiderio di possedere una ISUZU.
Barbara gli si avvicina premurosa: -Tony, so bene quanto ti senti ancora legato alla tua terra, la Sardegna, così ho pensato che ti avrebbe fatto tanto piacere ricevere un'automobile sarda.

(dissolvenza)

Nello studio legale dell'avvocato Affabile De Consiliis. Il maturo, ma sempre piacente, avvocato, seduto dietro l'elegantissima scrivania in lucidissima radica stile imperiale, squadra il giovane dagli azzurrissimi occhi, ma tristi, che probabilmente assumerà come collaboratore.
-Lei è il signor?
-Avvocato Segruselli Rino.
-Segruselli?... Rino?...
-Sì.
-Non Patrizio Martini?
-No, mi chiamo Rino, Rino Segruselli.
-Non posso assumere un "Segruselli Rino", ...neanche come giardiniere. Se lei si chiamasse "avvocato Patrizio Martini" l'assumerei subito, ma in una telenovela Segruselli Rino non esiste, non è concepibile!
-Okay, sono l'avvocato Patrizio Martini.
Affabile De Consiliis si alza e stringe la mano al giovane.
-Complimenti avvocato, lei è assunto. Può cominciare già da domani.
-Grazie avvocato, spero di non delusionarla.

(dissolvenza)

Una scena concitata:
-Tony, tu sapevi che Agognata era tua figlia!
-Non è come pensi. io lo sospettavo, ma non lo cresi mai veramente.
-E allora perchè conservavi gelosamente le sue ecografie nel comodino?!
-E' una storia lunga, ci vogliono almeno 2 puntate per spiegare tutto...
-Non tergivisare! Solo un padre che sa di esserlo conserva gelosamente le ecografie che riproducono la nascitura, nell'intimità del comodino!
-Sento dell'astio quando mi parli, Barbara.
-Abbiamo da poco cenato, non ho avuto il tempo di lavarmi i denti. Ma non mi sembra il caso di tergivisare!

(dissolvenza)

Il giovane, ma già avvezzo, avvocato Segruselli Rino (alien Patrizio Martini) nell'elegante bar dell'altrettanto elegante tribunale conversa amabilmente con Barbara, ancora più elegante dei precedenti.
-Sa, Barbara, è molto piacevole conversare amabilmente con lei. Ho molto a cuore la sua causa. Cosa ne dice se continuiamo amabilmente a cena?
-Vuole proprio tentarmi, avvocato. Le confesso che ho una voglia di stracotto d'asino che non lascerei indietro neanche il pelo!
-Mi coglie spreparato, Barbara. Non sono un raffinato intenditore come lei, ma poco lontano dal tribunale hanno aperto un graziosissimo ristorante cinese. Se si accontenta.
-Ah, quello..! Ma lo sa che da quando l'hanno aperto ho visto in città. appiccicati su muri e lampioni moltissime fotocopie con avvisi di cagnolini smarriti.
Forse, Patrizio, ho un'idea migliore...Non le ho ancora mostrato la mia collezione di farfalle.
-Mi sorprende, Barbara, anche collezionista, oltre che affascinante. Farfalle, stupendo! Quante farfalle ha?
-Una sola, ma molto interessante.

(dissolvenza)

Il modesto, ma igienico, appartamento monovolume dell'avvocato Patrizio Martini. Le tapparelle sono tutte giù anche se fuori fa bello. Egli beve con la barba lunga un alcolico non specificato per non fare pubblicità incolta. La sorella gemella (ma nessuno dei due sa ancora di esserlo) cerca di tirarlo su:
-Patrizio, non puoi startene qui al buio a rimugillare! Barbara è una donna sposata con suo marito. Ha dei doveri. E tu sei giovane. E' primavera. Non li senti gli uccellini cigolare sugli alberi? Esci. Dimenticala.
-Ti prego Serena, non tormentarmi. Me l'hai già ripetuto 5000 volte!
-E con questa sono 6000! Non mi stancherò mai di ripetertelo...

(dissolvenza)

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