CHI TRA I LETTORI NUTRA UNA MALSANA CURIOSITA' CIRCA L'AUTORE DEL DELIRANTE SERMONE PUO' SODDISFARLA LEGGENDOSI QUESTA DIVERTENTE BREVE AUTOBIOGRAFIA.

INFANZIA SPENSIERATA...

Figlio mio... un giorno tutto questo sarà tuo!
Sono cresciuto nel terrore che mio padre un bel giorno mi dicesse questa stramaledetta frase mentre sconsolato memorizzava la somma delle bollette da pagare.
Avevo un paio di amici con i quali giocavo nel cortile di casa, a volte si osava avventurarsi per la strada, ricordo le urla di mia madre, che da buona meridionale tutto amore per i figli, mi minacciava di morte nel caso mi fossi fatto investire.
Investire... e da chi? se non ricordo male, le autovetture circolanti a quei tempi erano appannaggio di pochi facoltosi, ovvero: il dottore, il sindaco, il salumiere, ed infine il fruttivendolo.
Era un paradiso!... poi, come in tutti i bei sogni, sul più bello anche qualche umile operaio, massacrandosi di "CAMBIALI" si fece la vettura e il traffico di colpo raddoppiò.
Il Comune corse immediatamente ai ripari, con la soluzione più adatta ovvero: i sensi unici!
Ho ancora una sorta di eco nelle trombe di eustachio, provocato dalle imprecazioni di mio padre il quale si chiedeva perché diamine dalla stazione a casa, che a ragion veduta distava circa ottocento metri scarsi, doveva percorrere più o meno sette chilometri di viuzze piene di bottegucce esalanti odori di olive verdi e acciughe sottosale, oltre la rabbia portava a casa anche un pochetto di nausea, che di li a poco avrebbe condiviso con la famiglia, come ogni buon padre di famiglia.
Ho recentemente rivissuto questa frazione di infanzia spensierata: durante una sosta in autogrill penso di aver realizzato dove lavora attualmente l'urbanista in forza al Comune in quel tempo.
(lavora anche per l'IKEA: nota del direttore)

Non so voi ma io personalmente avevo il terrore della maestra alle elementari, una sorta di mescola genetica tra una mummia egizia e un dobermann in calore, adorava le vicissitudini Napoleoniche, ricordo che quando narrava le sue gesta in volto le si leggeva una profonda malinconia, alcuni di noi iniziarono a teorizzare la sua presenza a Whaterloo.
Ma più di tutto odiavo le gite domenicali, ovviamente in macchina, erano una specie di romanzo di Sciascia, mamma' selezionava accuratamente la biancheria per me e mio fratello iniziando da quella intima, mio padre calcolava grazie alla tecnologia di allora (l'orario dei treni), i consumi in base alla velocità di crociera i venti contrari ad al peso di mia madre.
Alla fine di estenuanti preparativi....la partenza! Accompagnata dalla colonna sonora di tutte le gite domenicali, la diretta calcistica con la voce del grande Bruno Pizzul.
Da piccolo mi domandavo perché le nostre gite durassero circa 90 minuti
di inutile girovagare, interrotto da circa 15 minuti di schifosissimo gelato al pistacchio, poi a fine campionato ... realizzai!
Quello che ancora oggi mi é difficile collocare nella sfera della logica umana, é il motivo che spingeva mia madre, a sottoporci al supplizio della biancheria intima nuova di zecca, come se in caso di ricovero urgente, temibile conseguenza di un incidente automobilistico, al medico di turno fregasse più del buco nella calza di quello nella milza.
Ragionandoci su se è pur vero che l'infanzia forma il comportamento della persona, vista la predisposizione dell'italiano agli accessori di marca, Giorgio Armani non potrebbe inserire nella sua collezione di accessori moda anche le...CINTURE DI SICUREZZA!
Sinceramente devo essere grato a mio padre, di lui non ricordo grandi discorsi da uomo vissuto, non ricordo alcun tipo di discorso ad essere onesti, qualche bestemmia forse, ma ho ben chiara nella mente la sua figura di persona tutta d'un pezzo, praticamente un tutt'uno con la radiolina perennemente attaccata all'orecchio.
Devo essergli grato proprio per questo, per non aver mai detto niente della vita, forse anche perchè a quei tempi non c'era niente da dire, ad ogni modo questo mi ha permesso di generare un parere completamente personale riguardo ciò che ci circonda, e sono un pochetto anche fiero, fiero del fatto che non ha partecipato in alcun modo alla creazione della situazione in cui viviamo.
Quando in classe la "MAESTRA" chiedeva a tutti che mestiere facesse il rispettivo padre, altro non era che un sondaggio d'opinione, infatti la sua opinione era sempre positiva rispetto al figlio della persona facoltosa; però credo che la storia passata sia uguale per tutti, e quella futura anche, perché?... perché il mondo è come noi lo facciamo, ecco perché oggi, che anche io sono padre, farò di tutto per dire solo il giusto a mia figlia. E' vero! rischio di stare zitto a vita, allora sapete cosa farò.....?
Giocherò! giocherò come non ho mai fatto durante la mia infanzia, anche perché adesso finalmente ho i giocattoli di mia figlia per farlo.
Ah... un'ultima cosa, che mi venga una emorroide grande come un'anguria il giorno in cui aprendo la porta del frigorifero, incrocerò lo sguardo terrorizzato di mia figlia, ed io inizierò a dirle la frase che tutti i figli del mondo vorrebbero sentirsi dire:
Figlia mia.....Guarda.....un giorno tutto questo........................sarà scaduto!!!

Con affetto un padre


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