PERSEGUITATI DALLA SFIGA

Vi sentite perseguitati dalla sfiga? La non-fortuna è chiaramente presente nel vostro DNA al punto che se straordinariamente vi capita qualcosa di positivo vi raggomitolate su voi stessi aspettandovi l'enorme botta di sfiga che riequilibrerà la vostra sorte? Ebbene condividetela con gli altri fratelli di sfiga descrivendo in queste pagine le vostre miserande vicissitudini. Non necessariamente le grandi disgrazie, che fanno di voi dei martiri facendovi meritare il paradiso, ma quelle insistenti, piccole sfighe che come post-it si appiccicano su di voi per rammentarvi quotidianamente la vostra condizione.

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Non gioco mai a niente perchè tanto non vinco.

Tu mi dirai: "tante grazie che non vinci... se non giochi! Chi vince è gente che gioca, e gioca parecchio!"

Non è detto. Conosco gente (che il diavolo se li porti) che ha vinto giocando occasionalmente; che so... si trova lì alla cassa (del supermarket o della tabaccheria o del bar) con del resto in mano e, quella volta lì e solo quella lì, prende un "gratta e vinci", oppure si fa una schedina al lotto, ma "così", quasi controvoglia... fattostà che VINCE!
Io non vinco neanche se, col cuore in mano, mi raccomando a tutti i santi del calendario, neanche se partecipo ad un gioco dove ho il 75% di possibilità di vincere. Diciamola chiara: non mi mai entrato un soldo in tasca che non sia stato guadagnato col lavoro e le "madonne". A tutto quello che ho giocato, fin da piccolo, non ho vinto niente.

Angelo B. - Vailate


Risiedo in una zona dove, quando la stagione è propizia, i funghi crescono in abbondanza. Ebbene io non ho mai trovato un fungo commestibile, da quando la memoria mi sovviene, malgrado non perda l'occasione di cercarli ovunque, nei boschi, lungo i filari, presso i ceppi morti, là dove la leggenda vuole che i funghi pullulino. Se la sorte vuole che io li trovi deve metterli in una grossa cassetta e piazzarla proprio davanti al mio cammino, in un corridoio stretto e ben illuminato; diversamente io non li troverei mai!
Sicuramente conoscerete anche voi qualcuno che vi ha raccontato la seguente vicenda. "...Mi sono fermato con l'auto lungo una strada di montagna, scendo e faccio due metri nella boscaglia per fare una pisciata, mi scappava proprio... Mi scappa anche l'occhio alla mia destra, a pochi passi, lì tra l'erba: funghi. Io non li conosco, ma li prendo e li porto a casa. Li mostro e li peso: Otto chili di porcini..."

La morale sembrerebbe essere "la fortuna insegue chi non la cerca", ma anche questa è un'illusione. In verità lo sfigato, che la cerchi o no, non sarà mai inseguito dalla fortuna. Ne ho la prove.

Vincenzo


Quando anch'io mi sono decisa ad investire i miei risparmi in fondi azionari, convinta dall'entusiasmo di amici e parenti che da anni stavano guadagnando in modo scandaloso, le azioni hanno cominciato a perdere. Ho tenuto duro per due anni, i miei consulenti mi dicevano di resistere alla tentazione di liberarmi di questa "patata bollente", perchè "sul lungo termine" l'investimento azionario conviene e ripaga. ...E ho continuato a perderci. Recentemente, definitivamente sfiduciata, me ne sono liberata rivendendo quello che mi era rimasto. Come per magia pochi giorni dopo il mercato ha ripreso un pochino a salire. Sappiate che una vera ripresa del mercato per almeno altri 8 anni non ci sarà perchè ho ancora una certa quantità di risparmi su una polizza previdenziale basata sull'azionario, che scade appunto tra 8 anni.

Maria Paola B. - Acqui T.


Ciao,
io non mi considero particolarmente sfigato, anzi, dubito che la sfiga esista veramente. Credo invece che esista il Culo. Credo che tanta genta sia protetta da un' enorme, immeritata, nauseante, dose di culo!
La prova di laboratorio di questa affermazione la verifico continuamente sulla strada, quando guido. Esempio: strada statale con riga continua, mi precede un autoarticolato con rimorchio. Non mi azzarderei mai a sorpassare, vista la riga continua motivata dalla mancanza di visibilità dovuta ad un imminente cavalvavia. Dietro di me sopraggiunge una vetturetta che senza farsi il minimo problema sorpassa tranquillamente sia me che l'autoarticolato, completando la manovra di rientro in perfetta sincronizzazione, 1-2 secondi prima che sulla corsia inversa sopraggiungesse un altro mezzo. E questo non è un evento isolato, ne vedo quasi ogni giorno. Io mi chiedo: chi protegge questa casta di sorpassatori dando loro la serena certezza che non si schianteranno? Io, le poche volte che mi azzardo ad effettuare il sorpasso di un lentissimo camion che mi precede, controllo di avere davanti a me un rettilineo con visibilità di almeno un paio di chilometri e nessuno che arrivi in senso contrario. Solo allora schizzo fuori dalla mia corsia, col cuore in tumulto ed il motore al massimo di giri. E spesso succede che da una insospettata stradina laterale un automezzo si immetta proprio in quell'istante sulla strada davanti a me costingendomi a brusca frenata e umiliante rientro, con la coda tra le gambe nella mia corsia, dietro il lentissimo camion del quale mi libererò solo arrivato a destinazione. Qualcuno mi spieghi quale santo protegge questa gente. Di chi devo diventare devoto per sorpassare anch'io in curva, nella nebbia, prima dei dossi, eccetera?

Tito Vezzoli


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